
I sensori possono essere divisi in due grandi categorie: perimetrali e volumetrici, i primi segnalano l'apertura di un serramento, mentre gli altri segnalano i movimenti nel volume protetto.
Poiché nessuna protezione è perfetta, i migliori risultati si ottengono integrando i due tipi.
I sensori perimetrali:
controllano lo stato dei serramenti, e si attivano quando questi vengono aperti. Il sensore più semplice ed economico è il contatto magnetico, attivato dalla prossimità di un magnete installato nella parte mobile del serramento. In alternativa vengono utilizzati contatti a vista, fissati sulla superficie esterna del serramento. Le tapparelle vengono protette con sensori a filo da installare nel cassettone, che reagiscono allo spostamento e permettono di lasciare la tapparella in qualsiasi posizione. Sensori di vibrazione intervengono durante i tentativi di forzatura, mentre microfoni selettivi segnalano la rottura dei vetri.
I sensori volumetrici
La protezione del volume dei locali è realizzata con sensori che segnalano il movimento dei corpi, ma non la loro presenza. Utilizzano diversi principi fisici: quelli a microonde sfruttano la riflessione di onde elettromagnetiche; quelli ad infrarosso passivo ricevono la radiazione emessa dai corpi che hanno temperatura differente da quella ambientale. L'efficienza della rivelazione dipende anche dalla posizione e dall'orientamento dei sensori, che devono essere valutati attentamente. I sensori volumetrici sono sempre attivi ed intervengono in occasione di ogni movimento, indipendentemente dalla posizione di porte e finestre, a differenza dei sensori perimetrali.